Regola numero uno: avere qualcosa di interessante da dire
Da anni e anni il detto CONTENT IS THE KING imperversa nelle nostre menti. I contenuti prodotti dalle aziende che vogliono promuoversi sul web sono sempre più parte integrante delle strategia di marketing per le aziende che fanno comunicazione digitale.
I contenuti editoriali sono il punto di partenza per la comunicazione. Le aziende che hanno qualcosa da dire e da raccontare partono in una posizione di vantaggio rispetto alle altre, perchè suscitare l’interesse delle persone è il primo passo per qualunque strategia di vendita che venga poi adottata.
A cosa serve produrre e diffondere (sui social, dal blog aziendale, dal sito, da ovunque) contenuti “brandizzati” di valore, interessanti, utili e fruibili per un pubblico trasversale?
Gli obiettivi dichiaratamente perseguibili sono:
- investire su una relazione fedele di medio-lungo termine con i clienti
- creare un momento di interazione tra azienda e utente
- dare visibilità e riconoscibilità all’azienda
- vendere (prima o poi ci si prova sempre, a vendere)
- creare degli utenti così entusiasti da divenire “evangelizzatori” del brand
- Raccogliere Lead (o perlomeno aprirsi la strada per farlo in futuro)
- Fare upselling e/o cross-selling
Cosa vuol dire però creare contenuti interessanti e utili?
Vuol dire rendersi credibili e competenti, vuol dire farsi notare grazie a originalità e creatività, vuol dire aprire punti di contatto con persone che sono interessate al nostro campo di competenza. E se i mercati sono (ancora) conversazioni, il resto viene (quasi) da sè.